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Dispositivi di sicurezza automobilistici

6 Marzo 2020
Dispositivi di sicurezza automobilistici

Da oggi, 6 marzo 2020, chi verrà trovato con un bambino a bordo e sprovvisto del seggiolino anti abbandono potrà incorrere in una sanzione amministrativa compresa tra 83 e 333 euro e la decurtazione di cinque punti dalla patente.

I seggiolini anti abbandono sono solo l’ultimo dei dispositivi di sicurezza automobilistici resi obbligatori. Analizziamo, allora, i tre più comuni dispositivi di cui le auto moderne sono dotate, cinture di sicurezza, seggiolini anti abbandono e airbag.

Dispositivi di sicurezza automobilistici,
razionale e corretto utilizzo

Cinture di sicurezza

Uno dei maggiori problemi di salute pubblica in Italia è rappresentato dalle conseguenze socio-sanitarie degli incidenti stradali, fenomeno che negli ultimi 30 anni ha causato oltre 300.000 morti. Gli ultimi dati fino a oggi disponibili e relativi al 1998 indicano che nell’anno in questione sono decedute per incidente stradale 7.742 persone. La metà di queste persone aveva meno di 40 anni e infatti gli incidenti stradali sono la principale causa di morte per la fascia d’età 15-44 anni (per approfondimenti: https://www.epicentro.iss.it/ben/2002/maggio02/2)

I benefici derivanti dall’uso sistematico della cintura di sicurezza in auto sono ormai ben documentati e validati dalle casistiche raccolte nei paesi in cui il loro uso è diffuso.

In generale, una persona le cui condizioni fisiche la rendono abilitata alla guida è probabilmente adatta anche all’utilizzo della cintura¹

L’art. 172 del codice della strada prevede la possibilità di esonero dall’obbligo di usare le cinture di sicurezza, per ragioni mediche, in 2 ipotesi:

  • persone affette da patologie particolari che costituiscono controindicazioni specifiche all’uso delle stesse;
  • donne in stato di gravidanza, se esistono condizioni di rischio particolari conseguenti all’uso delle cinture di sicurezza.

In entrambi i casi l’esenzione deve risultare da certificazione medica che attesti l’esistenza dei rischi transitori o permanenti. Di norma la certificazione è preceduta dalla richiesta della persona interessata ma nulla esclude che possa derivare da autonoma iniziativa del medico o della struttura ospedaliera in cui la patologia è stata trattata, quale ulteriore espressione della tutela della salute che ad essi spetta.

L’esonero può riguardare anche chi normalmente viaggia come passeggero.

La valutazione dell’esistenza di effettive valide condizioni per l’esonero appartiene esclusivamente alla responsabilità del medico e al suo insindacabile giudizio professionale al quale la legge si affida evitando di stabilire criteri legali.

Studi condotti su donne gravide munite di cintura di sicurezza e coinvolte in incidenti stradali non mostrano un aumento di lesioni o di morti fetali o di aborti come conseguenza di una cintura correttamente indossata; una donna in attesa dovrebbe essere istruita a posizionare correttamente la cintura: la sezione addominale della cintura deve correre al di sotto delle spine iliache anteriori e la sezione diagonale deve passare sopra lo sterno e la clavicola, in questo modo nessuna parte della cintura può comprimere l’utero.

I medici dovrebbero usare cautela nel concedere l’esonero, dato che i benefici derivanti dall’uso della cintura di sicurezza sono ben documentati, il sanitario dovrebbe prendere attentamente in considerazione il vantaggio della riduzione del rischio di lesione o di morte per la persona, confrontandolo con le motivazioni mediche che la stessa può fornire a supporto della richiesta di esonero e comunque è opportuno e consigliabile conservare la documentazione di ogni esonero concesso, dalla quale ne risulti la motivazione, la data di emissione e l’eventuale data di termine.

Sia le ricerche che l’esperienza indicano che la gravidanza a qualunque stadio non è una ragione valida per l’esonero dell’uso di cinture di sicurezza.

Seggiolini anti abbandono

Sembra essere lo stress il maggiore imputato del fenomeno del vuoto di memoria (oblio o black out): piccole dimenticanze ma anche grandi, come il dimenticare il piccolo passeggero sul sedile dell’auto, che possono portare a conseguenze gravissime.

La statistica sulla frequenza di questo fenomeno rileva che la mamma è meno a rischio amnesie riguardo alle funzioni di cura-accudimento del figlio. I ricercatori che studiano i sofisticati meccanismi che regolamentano la memoria, i ricordi, la concentrazione, l’attenzione ritengono meno probabile l’eventualità che a dimenticarsi del figlio sia la madre
(per approfondimenti: https://www.stateofmind.it/2017/01/oblio-memoria-stress/)

Dopo un percorso legislativo piuttosto travagliato (l’obbligo doveva entrare in vigore il 1° luglio 2019) il decreto, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, è entrato in vigore il 7 novembre 2019. Contemporaneamente e nonostante le indicazioni contrarie del Consiglio di Stato è diventato operativo anche l’obbligo del dispositivo con le relative sanzioni.

In alcuni casi sono una sorta di “cuscinetto” da sistemare direttamente sotto unnormale seggiolino auto per bambini, in altri si tratta di sensori già integrati in alcuni modelli di seggiolini. Alcuni fanno scattare un allarme, altri notificano il pericolo sul cellulare, via app e Bluetooth. Sono i cosiddetti “sistemi anti abbandono” e hanno tutti il medesimo scopo: evitare che i genitori dimentichino i propri bimbi in macchina
(per approfondimenti: https://www.altroconsumo.it/auto-e-moto/automobili/news/sistemi-antiabbandono)

Il seggiolino anti abbandono può rappresentare, dunque, se correttamente utilizzato, una valida misura di prevenzione delle morti neonatali dovute a questa causa.

Tale dispositivo, sebbene ideato da molto tempo, potrà vedere la luce solo se sarà effettivamente reso obbligatorio. Il prezzo di tale articolo, sarà calibrato in base alle richieste di mercato, non solo per le consuete regole di mercato, ma anche tenendo conto delle prove necessarie a garantire la qualità anche in vista di un contenzioso legato ad un loro malfunzionamento.

Airbag

L’ airbag si aziona grazie all’espansione dei gas prodotti dall’ esplosione di una miscela simile alla dinamite. L’innesco dell’esplosione è determinato da sensori che si attivano in caso di urto, l’espansione del cuscino avviene in pochi millesimi di secondo.

Proprio per le caratteristiche legate all’esplosione può diventare molto pericoloso ed in alcuni casi addirittura letale.

Drammatico evento recente è la morte di in piccolo di due mesi deceduto per i traumi da schiacciamento riportati in seguito all’ esplosione dell’ airbag del sedile anteriore per un sinistro stradale (per approfondimenti: https://iltirreno.gelocal.it/regione/toscana/2020/02/18/news/neonato-morto-l-esperto-di-airbag-sistema-salvavita-ma-puo-avere-effetti-devastanti-una-soluzione-c-e-1.38483596)

Tra l’airbag e la persona non deve essere posto nulla.

In caso di trasporto di infante su seggiolino, gli air bag anteriori devono essere disinseriti e il seggiolino deve essere ancorato con cinture di sicurezza. Nelle auto con airbag laterali in prossimità del sedile posteriore, questi devono essere disinseriti oppure il seggiolino deve essere ben centrato sul sedile posteriore.

In caso di trasporto di persone adulte, queste devono sempre indossare la cintura di sicurezza. Se le persone sul sedile anteriore non indossano la cintura di sicurezza (vedi sopra), meglio disinserire gli airbag.

Seguire sempre le indicazioni del costruttore e non indossare oggetti che possano essere “sparati” dall’ apertura dell’airbag (esempio macchina fotografica al collo).

 

Marco Tanini, Maria Fuoco, Roberta Carlotta Ricca, Alessia Bravi

 

Bibliografia

¹ American Collge of Surgeons: Committee on Trauma, advanced trauma life support for phisicians. Chicago 1993

 

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